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IL SUPERAMENTO DEL LIMITE MASSIMO DEI TURNI DI REPERIBILITÀ NON INTEGRA UN AUTOMATICO INADEMPIMENTO CONTRATTUALE

CORTE d’APPELLO di Campobasso – Sez. lavoro – sentenza n. 171 del 12 ottobre 2019

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In tema di turni aggiuntivi di pronta disponibilità, la reperibilità passiva del lavoratore in giorno festivo
consistente nell’obbligo di mera disponibilità ad un’eventuale prestazione lavorativa, non seguita dal godimento del riposo compensativo, non è idonea, di per sé sola, ad incidere sul tessuto psico-fisico del lavoratore medesimo in modo tale da configurare un danno “in re ipsa”, atteso che il disagio patito per la
reperibilità nel giorno festivo, non seguita da effettiva attività lavorativa, è già monetizzato dalla contrattazione collettiva. Ne consegue che, contrariamente alla diversa ipotesi della reperibilità attiva, in questo
caso deve essere il lavoratore ad allegare specificamente e a provare, anche per presunzioni semplici,
che la mera reperibilità passiva non seguita da riposo abbia inciso sul piano psico-fisico fino al punto di
provocare un danno alla salute.

http://www.anaao.it/public/aaa_8307817_corteappello_cb_171_2019.pdf